IA inside
il mio post originale in francese
Durante la preparazione di un post sull’intelligenza artificiale, l’elaborazione del linguaggio naturale (TALN), le comunicazioni e la guerra, mi sono imbattuto in questa nota riguardante l’esperimento Georgetown-IBM del 7 gennaio 1954:
Tuttavia, sembra che le frasi in russo siano state accuratamente selezionate e che molte delle operazioni effettuate per la dimostrazione fossero adattate a parole e frasi specifiche. Inoltre, non vi era alcuna analisi relazionale o sintattica per identificare la struttura delle frasi. Il metodo utilizzato era essenzialmente lessicografico, basato su un dizionario in cui una determinata parola era collegata a regole e procedure specifiche.
IBM 701, noto come il Calcolatore della Difesa
Questa nota descrive esattamente, anche se parzialmente, l’idea che mi sono fatto di questo esperimento aneddotico, come riportato in Federico Pucci censurato da Wikipedia:
… la prima dimostrazione nella storia di un sistema di traduzione automatica basata su regole (RBMT, o Rule-Based Machine Translation) è nota nei minimi dettagli: data, luogo, squadra, lingue, svolgimento, ecc.
In realtà, più un aneddoto che una vera dimostrazione scientifica: il 7 gennaio 1954, a New York, presso la sede di IBM, la squadra era una collaborazione tra la Georgetown University (Paul Garvin per la parte linguistica) e IBM (Peter Sheridan per la parte di programmazione). La coppia di lingue era il russo e l’inglese, con un lessico di 250 parole accuratamente selezionate, alcune decine di frasi e 6 regole!Il giorno successivo, IBM annunciò in un comunicato stampa:
And the giant computer, within a few seconds, turned the sentences into easily readable English. (E il gigantesco computer, in pochi secondi, ha trasformato le frasi in un inglese facilmente leggibile)
Lo stesso comunicato citava questa frase del professor Leon Dostert della Georgetown University, secondo cui, nel giro di pochi anni, la traduzione automatica sarebbe potuta diventare realtà:
Il dottor Dostert ha previsto che “tra cinque, forse tre anni, la conversione del significato interlingue tramite processi elettronici in aree funzionali importanti di diverse lingue potrebbe diventare un fatto compiuto” (five, perhaps three years hence, interlingual meaning conversion by electronic process in important functional areas of several languages may well be an accomplished fact.)
Il tono ottimistico di questa dichiarazione ha avuto soprattutto l’effetto di spingere il governo statunitense a stanziare ingenti somme per la ricerca. Da questo punto di vista, l’obiettivo è stato raggiunto! Tuttavia, nella realtà, l’esperimento “Georgetown University – IBM” è stato seguito da un decennio che tutti gli esperti della storia della traduzione automatica definiscono come “la grande disillusione”.
Mi soffermerò quindi sulla realtà di questo “esperimento”…
*
Paul Garvin, menzionato sopra, che conosceva anche il russo, era il principale responsabile della parte linguistica dell'esperimento, che mirava essenzialmente a testare la fattibilità della traduzione automatica con regole semplici programmabili.
- La regola 1 invertiva l’ordine verbo-soggetto in alcune frasi (es. frasi 2, 7, 11, 13, 33-34, 45);
- La regola 3 traduceva i suffissi di caso, come gli accusativi animati (es. frase 32);
- La regola 5 selezionava l’articolo determinativo per le costruzioni genitive (es. frasi 19, 20, 27-29);
- Una regola “hyphen” veniva utilizzata per separare radici e suffissi nelle ricerche nel glossario;
- La routine di controllo era limitata a due equivalenti per la selezione e il riordino;
- Venivano fatte semplificazioni, come limitare la distanza degli indici a una parola e ignorare le decisioni grammaticali di secondo ordine (ad esempio, la scelta di preposizioni specifiche);
- Venivano utilizzate voci arbitrarie nel glossario per i casi non risolti.
Tornando all’articolo di Wikipedia che ha ispirato questo post, vi si afferma che “l’esperimento Georgetown-IBM (…) comportava la traduzione completamente automatica, in inglese, di oltre sessanta frasi russe romanizzate relative ai settori della politica, del diritto, della matematica e della scienza” come indicato nella nota precedente (nota 6).
Questa nota specifica anche la fonte della citazione:
(en) John Hutchins, From first conception to first demonstration: the nascent years of machine translation, 1947-1954. A chronology, in Machine Translation, 12, pp. 195-252.
Straordinariamente, nella versione aggiornata di questo stesso documento [Corrected version (2005) of paper in: Machine Translation, vol.12 no.3, 1997, p.195-252, From first conception to first demonstration: the nascent years of machine translation, 1947-1954. A chronology, by John Hutchins], l’autore menziona il seguente evento:
On 26 August 1949, the New York Times reported (page 9) from Salerno:Federico Pucci announced today that he had invented a machine that could translate copy from any language into any other language. He said that the machine was electrically operated, but refused to disclose details. He said that he would enter it in the Paris International Fair of Inventions next month.It is uncertain whether Pucci had any knowledge of Huskey’s proposals, and it seems most unlikely he knew about Weaver's memorandum or the British experiments. In any event, there is no trace of any demonstration at the Paris fair; and nothing more is known about Pucci.
Tradotto:
Il 26 agosto 1949, il New York Times riportava (pagina 9) da Salerno:
Federico Pucci ha annunciato oggi di aver inventato una macchina in grado di tradurre testi da qualsiasi lingua in qualsiasi altra lingua. Ha detto che la macchina era azionata elettricamente, ma ha rifiutato di rivelare dettagli. Ha dichiarato che l’avrebbe presentata alla Fiera Internazionale delle Invenzioni di Parigi il mese successivo.
Non è chiaro se Pucci fosse a conoscenza delle proposte di Huskey, e sembra molto improbabile che sapesse del memorandum di Weaver o degli esperimenti britannici. In ogni caso, non c’è traccia di una dimostrazione alla fiera di Parigi; e nulla di più si sa su Pucci.
*
È sorprendente constatare che tutto ciò che il “cervello elettrico” di IBM ha prodotto non è nulla rispetto al sistema inventato dal “cervello umano” di Federico Pucci un quarto di secolo prima!
Se, secondo lo stesso Garvin, l’esperimento era fondamentalmente limitato dal suo vocabolario ristretto, dalle sue regole grammaticali semplificate e dall’incapacità di gestire traduzioni complesse, immaginiamo per un momento che IBM avesse potuto lavorare e condurre la sua dimostrazione utilizzando il quadro teorico di Pucci. Basterebbe confrontare la tabella di traslitterazione di IBM con le tabelle di Pucci, il suo modello operativo, o i loro rispettivi dizionari per comprendere l’enorme distanza intellettuale che li separa!
Un solo sguardo è sufficiente per afferrare la povertà concettuale di IBM rispetto alla straordinaria lungimiranza di Pucci!
*
Ho chiesto a diverse intelligenze artificiali di fare un confronto tra i lavori di Federico Pucci a partire dal 1929 e l’esperimento Georgetown-IBM del 7 gennaio 1954. I risultati sono molto sorprendenti, soprattutto considerando i 25 anni che li separano…
Perplexity
Aspetto |
Federico Pucci |
Georgetown-IBM |
Ruolo |
Precursore concettuale, ponendo le basi per i sistemi di
traduzione basati su regole. |
Prima prova sperimentale su computer della traduzione
automatica, anche se molto limitata. |
Innovazione |
Ha proposto il primo approccio strutturato documentato per
la traduzione automatica multilingue. |
Potente operazione di comunicazione scientifica,
accelerando l’interesse istituzionale e pubblico per il settore. |
Visione |
Visione pionieristica, limitata dalla tecnologia
disponibile e dalla difficoltà di realizzare un prototipo completo. |
Metodi molto più rudimentali, ma dimostrazione pratica
riuscita. |
Conclusione:
- Federico Pucci è un precursore visionario che ha stabilito un quadro concettuale e metodologico per la traduzione automatica, anticipando decenni di innovazione ma senza la possibilità tecnica di concretizzare o diffondere ampiamente le sue idee.
- L'esperimento Georgetown-IBM ha segnato una svolta nella traduzione automatica: per la prima volta, un prototipo informatico ha offerto una dimostrazione pratica, per quanto limitata, scatenando un’ondata internazionale di interesse e finanziamenti.
- La loro differenza fondamentale risiede nel passaggio dal teorico (Pucci) alla prova concreta tramite l’informatica (Georgetown-IBM), segnando due fasi complementari e decisive nella storia del TALN.
ChatGPT
Aspetto |
Federico Pucci |
Georgetown-IBM (1954) |
Contesto |
Italia del dopoguerra, ricerca universitaria e linguistica
sperimentale |
Guerra Fredda, competizione tecnologica USA/URSS |
Obiettivo |
Creare un sistema di traduzione automatica multilingue
basato su grammatica e sintassi |
Dimostrare la fattibilità della traduzione automatica
inglese-russo a fini scientifici e militari |
Approccio |
Forte orientamento linguistico e grammaticale |
Esperimento principalmente dimostrativo, con scopi
propagandistici/scientifici |
Metodo |
Approccio basato su regole linguistiche formali, analisi
sintattica e semantica |
Elenco limitato di regole (statistiche semplici),
vocabolario di 250 parole, 6 regole grammaticali |
Lingue |
Italiano altre lingue
europee |
Inglese → Russo |
Sistema |
Sistema linguisticamente esplicito basato su sintassi,
morfologia e traduzione strutturata |
Prototipo simbolico, molto limitato, non generalizzabile
senza miglioramenti |
Obiettivo |
Creare un’architettura completa di traduzione automatica
(precursore dei sistemi basati su regole) |
Prima dimostrazione pubblica, ma molto controllata (frasi
scelte in anticipo) |
Impatto |
Contributo modesto ma basato su una riflessione
linguistica profonda |
Forte impatto mediatico e politico (sostegno del governo
statunitense) |
Riconoscimento |
Poco conosciuto a livello internazionale, diffusione
limitata, ma pioniere nella visione di integrazione della linguistica teorica
nella traduzione automatica |
Risultati non generalizzabili, nessuna comprensione del
linguaggio naturale |
Conclusione:
- L'esperimento Georgetown-IBM segna l’inizio mediatico della traduzione automatica nella storia dell’informatica. È stato il punto di partenza per numerosi finanziamenti, ma anche per disillusioni.
- Al contrario, Federico Pucci, attraverso i suoi lavori meno noti, si inserisce in una linea più teorica e linguistica, probabilmente influenzando le successive approcci basati su regole.
- Queste due traiettorie illustrano due volti fondatori della traduzione automatica: uno spettacolare e politico, l’altro rigoroso e scientifico.
Ho quindi chiesto a ChatGPT una scheda comparativa più tecnica:
Criterio |
Federico Pucci |
Georgetown-IBM (1954) |
Natura del lavoro |
Sistema di traduzione automatica multilingue basato su
regole linguistiche |
Dimostrazione di traduzione automatica inglese → russo |
Tipo di traduzione automatica |
Simbolica / basata su regole (Rule-Based MT) |
Simbolica / dimostrativa (pre-TALN) |
Lingue coinvolte |
Italiano lingue
europee (in particolare francese, inglese, tedesco) |
Inglese → russo esclusivamente |
Volume lessicale utilizzato |
Vocabolario esteso e modulare |
Circa 250 parole |
Grammatica/sintassi |
Analisi sintattica profonda, alberi di dipendenza,
gestione delle strutture |
6 regole grammaticali semplici applicate a frasi
selezionate |
Analisi linguistica |
Basata su una riflessione linguistica formale,
integrazione della morfologia |
Molto limitata, incentrata sulla sostituzione lessicale e
sull’ordine delle parole |
Elaborazione morfologica |
SÌ – Sistemi di analisi morfo-sintattica |
NO – Morfologia scarsamente sfruttata |
Dizionari |
Dizionari bilingui arricchiti e accoppiati a regole
contestuali |
Dizionario semplice, senza gestione del contesto |
Gestione delle ambiguità |
Tramite regole di disambiguazione sintattica e morfologica |
Nessuna gestione delle ambiguità – corpus controllato |
Architettura software |
Sistema modulare progettato per essere estensibile |
Programma ad hoc, non generalizzabile |
Output/resa |
Frase target generata per trasformazione sintattica |
Visualizzazione della traduzione parola per parola su
stampante |
Esempi di elaborazione |
Subordinazione, declinazioni, accordo soggetto-verbo |
Traduzioni semplici di frasi scientifiche, es.: “L’olio è
nel serbatoio.” |
Obiettivo scientifico |
Elaborare un modello generalizzabile di traduzione
automatica basato su modelli linguistici |
Mostrare la fattibilità tecnica della traduzione
automatica in contesti militari e scientifici |
Accesso ai dati/corpus |
Dati testuali annotati linguisticamente a mano |
Corpus molto ristretto, selezionato manualmente |
Interazione con la linguistica |
Strettamente legata alla linguistica strutturale e alla
grammatica generativa |
Debole; essenzialmente dimostrativa |
Impatto sulla ricerca |
Contributi riconosciuti localmente; scarsa diffusione
fuori dall’Italia |
Forte impatto politico, finanziamenti massicci per la
traduzione automatica negli anni ’50-’60 |
Limiti riconosciuti |
Necessità di maggiore potenza di calcolo e dati |
Dipendenza da un corpus chiuso, mancanza di
generalizzazione |
Conclusione:
- Federico Pucci ha cercato di inventare una grammatica universale applicata alla traduzione, basandosi sul rigore linguistico — un approccio visionario ma limitato dai mezzi tecnici della sua epoca.
- Georgetown-IBM è stato un colpo mediatico e politico, basato su una performance controllata, che ha avviato un’età dell’oro… seguita da un’età del ghiaccio dopo il rapporto ALPAC (1966), che ha evidenziato la reale debolezza dei risultati.
Mistral
Aspetto |
Federico Pucci |
Esperimento Georgetown-IBM |
Periodo |
Anni 1920-1930 |
7 gennaio 1954 |
Contesto tecnologico |
Sistema meccanico |
Computer IBM 701 |
Metodo |
Basato su regole |
Basato su regole e vocabolario limitato |
Riconoscimento |
Poco riconosciuto durante la sua vita |
Ampio riconoscimento immediato |
Impatto |
Riscoperto recentemente |
Inizio dell’era della traduzione automatica assistita da
computer |
Federico Pucci e l'esperimento Georgetown-IBM rappresentano due momenti chiave nella storia della traduzione automatica, ma differiscono significativamente in termini di contesto, tecnologia e riconoscimento. Ecco un confronto dettagliato:
Federico Pucci
Contesto storico:
- Periodo: Pucci ha iniziato i suoi lavori sulla traduzione automatica negli anni ’20 e ha pubblicato le sue idee negli anni ’30.
- In quell’epoca, i computer moderni non esistevano ancora. Pucci ha quindi dovuto concepire un sistema meccanico per effettuare la traduzione.
- Metodo basato su regole: Pucci ha sviluppato il primo metodo documentato al mondo di traduzione automatica basata su regole. Ha descritto il suo sistema in un opuscolo pubblicato nel 1931 intitolato Il
traduttore meccanico ed il metodo per corrispondersi fra europei,
conoscendo ciascuno solo la propria lingua: Parte I.
- Macchina per tradurre: Ha concepito una “macchina per tradurre” che, secondo le sue descrizioni, avrebbe potuto tradurre testi tra diverse lingue. Questo concetto era rivoluzionario per l’epoca, poiché precedeva l’avvento dei computer moderni.
- Mancanza di riconoscimento: Nonostante le sue innovazioni, Pucci non ha ricevuto il riconoscimento che meritava durante la sua vita. I suoi lavori sono stati largamente ignorati fino a quando non sono stati riscoperti di recente da ricercatori come Jean Marie Le Ray.
Esperimento Georgetown-IBM
Contesto storico:
- Data: l’esperimento si è svolto il 7 gennaio 1954.
- In quel periodo, i computer stavano iniziando a svilupparsi, e l’esperimento ha utilizzato un computer IBM 701, uno dei primi computer commerciali.
- Dimostrazione pubblica: L’esperimento è stato la prima dimostrazione pubblica di traduzione automatica. Ha tradotto con successo oltre sessanta frasi dal russo all’inglese, utilizzando un vocabolario di 250 parole e sei regole grammaticali.
- Uso del computer: A differenza di Pucci, che aveva concepito un sistema meccanico, l’esperimento Georgetown-IBM ha utilizzato un computer, segnando l’inizio dell’era della traduzione automatica assistita da computer.
- Impatto immediato: L’esperimento ha avuto un impatto immediato ed è stato ampiamente pubblicizzato, attirando l’attenzione del pubblico e dei ricercatori sul potenziale della traduzione automatica.
- Sviluppo continuo: Questa dimostrazione ha segnato l’inizio di uno sviluppo continuo nel campo della traduzione automatica, portando a progressi significativi nel corso dei decenni.
Conclusione:
- Federico Pucci è stato un pioniere visionario che ha anticipato molte idee della traduzione automatica ben prima dell’avvento dei computer. Il suo lavoro, sebbene poco riconosciuto all’epoca, ha gettato le basi per sviluppi futuri.
- L'esperimento Georgetown-IBM, d’altra parte, ha segnato una svolta nella storia della traduzione automatica dimostrando pubblicamente il potenziale dei computer per questa attività, attirando così l’attenzione e le risorse necessarie per ulteriori ricerche.
Gemini
Caratteristica |
Federico Pucci (Anni 1920-1940) |
Esperimento Georgetown-IBM (1954) |
Periodo |
Pre-informatica / inizio dell’era elettromeccanica |
Inizio dell’era dei computer digitali (mainframe) |
Natura del progetto |
Progettazione teorica, brevetti, pubblicazione di libri |
Dimostrazione pubblica di un sistema funzionale (su
computer) |
Portata |
Ampia visione di una “macchina per tradurre” versatile |
Dimostrazione mirata russo-inglese, vocabolario e regole
limitate |
Tecnologia |
Macchine meccaniche, elettriche, fotoelettriche
(concettuale) |
Computer IBM 701 (realizzazione concreta, sebbene
rudimentale) |
Lingue |
Mirava alla comunicazione “tra europei” (generalista) |
Russo verso inglese (contesto geopolitico della Guerra
Fredda) |
Impatto immediato |
Molto limitato, quasi dimenticato per decenni |
Enorme, innescando finanziamenti e un’ondata di ottimismo |
Contributo |
Precursore concettuale della traduzione automatica basata
su regole |
Prima dimostrazione pubblica influente e catalizzatore
della ricerca |
Federico Pucci: il visionario dimenticato (Anni 1920-1940)
Federico Pucci è un pioniere italiano a lungo trascurato, i cui lavori hanno preceduto di decenni gli sviluppi americani e russi nella traduzione automatica.
Contesto storico:
Federico Pucci ha sviluppato le sue idee a partire dalla fine degli anni ’20 e ha pubblicato il suo libro Il traduttore meccanico nel 1931. Era un periodo in cui l’informatica, come la conosciamo, non esisteva ancora. I concetti erano puramente meccanici, elettromeccanici o teorici.
Approccio:
- Sistema basato su regole: Pucci ha concettualizzato un sistema di traduzione automatica basato su regole linguistiche. Il suo approccio prevedeva di dividere il testo in unità di significato (morfemi) e di trasporli nella lingua target secondo regole predefinite, con l’idea che il destinatario avrebbe riordinato le parole.
- Obiettivo di comunicazione semplificata: Una delle sue principali motivazioni era consentire la comunicazione tra persone che conoscevano solo la propria lingua.
- Focus teorico: Non ha mai costruito un prototipo funzionante della sua macchina. I suoi contributi sono rimasti a livello concettuale e teorico, sebbene dettagliati.
- Precocità: Il suo lavoro precede i brevetti di Artsrouni (Francia) e Trojanskij (Russia) del 1933, e l’intuizione di Warren Weaver del 1949.
L’esperimento Georgetown-IBM: la dimostrazione fondativa (7 gennaio 1954)
L’esperimento Georgetown-IBM è spesso citato come il punto di partenza pubblico e mediatico della traduzione automatica moderna.
Contesto storico:
Si è svolto nel 1954, dopo la Seconda Guerra Mondiale e all’inizio della Guerra Fredda. C’era un forte interesse politico e militare per la traduzione rapida di documenti russi in inglese. I primi computer programmabili stavano emergendo (come l’IBM 701 utilizzato).
Approccio:
- Sistema basato su regole (con dizionario): il sistema era progettato per tradurre automaticamente oltre sessanta frasi dal russo all’inglese. Utilizzava un vocabolario limitato (circa 250 parole radice e desinenze) e solo sei regole grammaticali.
- Approccio lessicografico: il sistema era principalmente basato su un dizionario in cui ogni parola russa era associata a possibili traduzioni inglesi e regole di riorganizzazione o omissione.
- Uso di un computer reale: a differenza di Pucci, l’esperimento ha utilizzato il computer mainframe IBM 701, dimostrando la fattibilità tecnica, anche su piccola scala.
- Ambito specifico: le frasi tradotte provenivano principalmente dal campo della chimica organica e da argomenti generali limitati.
- Ha generato un ottimismo eccessivo sulla rapida risoluzione del problema della traduzione automatica (“da tre a cinque anni” secondo le previsioni dell’epoca).
- Ha sbloccato finanziamenti massicci per la ricerca sulla traduzione automatica e sulla linguistica computazionale, principalmente negli Stati Uniti.
- Sebbene molto limitato nella portata e utilizzando regole “codificate” spesso adattate alle frasi della dimostrazione, ha dimostrato la fattibilità concettuale e tecnica della traduzione automatica tramite computer.
Conclusione:
- In sostanza, Federico Pucci ha avuto una visione straordinaria e dettagliata di una macchina per tradurre molto prima che la tecnologia potesse realizzarla. È il teorico inaugurale.
- L'esperimento Georgetown-IBM, d’altra parte, è stata la prima realizzazione concreta e pubblicizzata di questa visione, anche se molto rudimentale. Ha dimostrato che la traduzione automatica non era solo un’idea folle, ma una possibilità tangibile grazie ai computer, aprendo la strada a decenni di ricerca e sviluppo, nel bene e nel male.
Claude
L'approccio di Federico Pucci (1931–1949)
Innovazione concettuale precoce:
- Pucci ha sviluppato il concetto di una macchina per la traduzione automatica già nel 1931, oltre 20 anni prima di Georgetown-IBM.
- La sua invenzione è stata presentata come una macchina elettrica in grado di tradurre “da qualsiasi lingua a qualsiasi altra”.
- Si trattava di un approccio puramente meccanico/elettrico, senza computer.
- L’ambizione di Pucci era più ampia: consentire la comunicazione tra persone “che conoscevano solo la propria lingua”.
- Approccio universale sin dall’inizio (tutte le lingue verso tutte le lingue).
L'esperimento Georgetown-IBM (7 gennaio 1954)
Prima dimostrazione informatica:
L'esperimento Georgetown-IBM è stato una dimostrazione influente di traduzione automatica, condotta il 7 gennaio 1954, sviluppata congiuntamente dalla Georgetown University e IBM, coinvolgendo la traduzione completamente automatica di oltre sessanta frasi russe in inglese.
Caratteristiche tecniche:
- Sebbene fosse un esperimento su piccola scala con solo 250 parole e sei regole di “grammatica”, utilizzava un vero computer IBM.
- Focalizzato specificamente sulla coppia russo-inglese.
- Le dichiarazioni riguardavano politica, diritto, matematica, chimica, metallurgia, comunicazioni e affari militari.
Differenze fondamentali
Innovazione vs. Realizzazione:
- Pucci:
visionario concettuale con un approccio meccanico/elettrico.
- Georgetown-IBM: prima implementazione informatica riuscita.
- Pucci: ambizione universale multilingue.
- Georgetown-IBM: dimostrazione mirata di una singola coppia linguistica.
- Pucci:
ampiamente dimenticato nonostante la notevole priorità temporale.
- Georgetown-IBM: ha suscitato grande interesse pubblico e molte controversie, diventando il punto di riferimento storico ufficiale.
- Pucci: macchine elettromeccaniche degli anni ’30-’40.
- Georgetown-IBM:
primi computer IBM degli anni ’50.
L’ironia storica è sorprendente: Pucci ha anticipato di due decenni i concetti che Georgetown-IBM ha materializzato, ma solo quest’ultimo è rimasto nella memoria come il vero inizio della traduzione automatica informatizzata.
Da qui la necessità di riscrivere la storia della traduzione automatica, aggiungerei…
Grok
Nota dettagliata:
Federico Pucci e l’esperimento Georgetown-IBM del 7 gennaio 1954 rappresentano due momenti significativi, ma distinti, nella storia della traduzione automatica. Questa nota mira a confrontare le loro innovazioni e il loro impatto, basandosi su ricerche recenti e fonti storiche, esplorando nel dettaglio i loro rispettivi contributi.
Contesto storico e innovazioni di Federico Pucci
Federico Pucci è oggi riconosciuto come un pioniere misconosciuto della traduzione automatica, con lavori iniziati già nel dicembre 1929, quando ha presentato il suo studio sul “traduttore meccanico” a Salerno, Italia. Il suo metodo innovativo consisteva nel dividere il testo in morfemi (unità minime di significato), trasporli nella lingua target e consentire al destinatario di riorganizzare le parole nella propria lingua madre. Pucci utilizzava anche ideogrammi, simboli universali basati sull’esperanto, per rappresentare concetti di base e derivati, anticipando idee come la semplificazione linguistica e le traduzioni “abbastanza buone” per una comunicazione efficace.
Il suo lavoro è stato esposto più volte in mostre nazionali e internazionali, ricevendo riconoscimenti sotto forma di medaglie. Ecco una tabella riassuntiva delle sue partecipazioni e premi:
Anno |
|
Evento |
Premio |
1930 |
|
Esposizione Nazionale di Bolzano |
Medaglia d’argento |
1930 |
|
Fiera di Cuneo |
Medaglia d’argento |
1935 |
|
Concorso Internazionale di Invenzioni, Parigi |
Medaglia d’argento |
1950 |
|
Concorso di Invenzioni di Liegi |
Medaglia d’argento |
1934 |
|
Fiera del Levante, Bari |
Partecipazione |
1936 |
|
Lipsia |
Partecipazione |
1949 |
|
Fiera di Parigi |
Partecipazione |
Federico Pucci ha anche pubblicato dieci libri tra il 1931 e il 1960, dettagliando le sue idee sulle macchine per tradurre. Tra questi:
- 1931:
Il traduttore meccanico ed il metodo per corrispondersi fra europei
conoscendo ciascuno solo la propria lingua: Parte I
- 1949:
Serie delle grammatiche dinamiche, pratiche, ragionate, storico-comparate:
Parte I. Per coloro che in pochi giorni desiderano acquistare una
conoscenza elementare della lingua straniera. [fasc.] I. Inglese
- 1949
(French): Le traducteur dynamo-mécanique: L’invention pour traduire les
langues de l’occident sans les connaitre presque sans dictionnaire. Op. I:
anglais-francais
- 1949:
Il traduttore dinamo-meccanico: Serie A. L’invenzione per la traduzione
immediata e rapida nelle lingue dell’Occidente senza conoscerle e quasi
senza vocabolario… [fasc.] 1. francese – italiano
- 1949:
Il traduttore dinamo-meccanico: Serie A. L’invenzione per la traduzione
immediata e rapida nelle lingue dell’Occidente senza conoscerle e quasi
senza vocabolario… [fasc.] 2. Inglese – italiano
- 1950:
Grammatica dinamica della Lingua tedesca: (linee fondamentali)
- 1950:
Il traduttore dinamo-meccanico: Tipo libro macchina. Serie a. L’invenzione
per la traduzione immediata e rapida nelle langues dell’Occidente senza
conoscerle e quasi senza vocabolario. [fasc.] 1. Italiano-Inglese
- 1952:
Il traduttore dinamo-meccanico: Serie B. L’invenzione per la traduzione
immediata e rapida nelle langues dell’Occidente senza conoscerle e quasi
senza vocabolario… [fasc.] 1. Italiano – Francese
- 1958:
Vocabolario mobile italiano – francese: (parte Traduttore Meccanico)
- 1960:
Il traduttore dinamo-meccanico: Serie A. L’invenzione per la traduzione
immediata e rapida nelle langues dell’Occidente senza conoscerle e quasi
senza vocabolario… Tedesco – Italiano
Nonostante questi sforzi, il suo lavoro è rimasto concettuale e non ha portato a una macchina funzionante durante la sua vita. Il suo ruolo è stato riscoperto di recente, in particolare grazie a ricerche condotte in collaborazione con sua nipote, Oriana de Majo, e documentate in blog come Translation 2.0 e Adscriptor. Queste fonti, datate dal 2017 al 2019, sottolineano che Pucci è il primo precursore della traduzione automatica, precedente ad altri pionieri come Georges Artsrouni e Petr Petrov-Smirnov Troyanskij, i cui brevetti risalgono al 1933.
Dettagli dell’esperimento Georgetown-IBM
L’esperimento Georgetown-IBM, condotto il 7 gennaio 1954, è spesso citato come la prima dimostrazione pubblica di traduzione automatica. Organizzato da IBM e dalla Georgetown University, con il supporto della CIA e del Dipartimento di Stato americano, mirava a tradurre frasi russe in inglese in tempo reale. Un computer IBM 701, programmato con un vocabolario di 250 parole e 6 regole grammaticali, ha tradotto 60 frasi, dimostrando la fattibilità della traduzione automatica tramite la tecnologia informatica.
Questo evento è stato ampiamente pubblicizzato e ha segnato una svolta nel settore, stimolando ulteriori ricerche. Tuttavia, il sistema era limitato, coprendo solo un vocabolario ristretto e frasi semplici, e non era progettato per traduzioni complesse. Nonostante queste limitazioni, è considerato il punto di partenza della traduzione automatica moderna, con un impatto immediato sulla ricerca e lo sviluppo tecnologico.
Confronto dettagliato:
Cronologia e priorità
La principale differenza risiede nella cronologia: Pucci ha iniziato i suoi lavori nel 1929, oltre due decenni prima dell’esperimento Georgetown-IBM nel 1954. Ciò fa di Pucci un precursore molto precedente, ma il suo lavoro non ha avuto un impatto immediato, rimanendo nell’ombra fino a ricerche recenti. Georgetown-IBM, al contrario, ha beneficiato di un riconoscimento immediato grazie alla sua dimostrazione pubblica e al contesto geopolitico, in particolare durante la Guerra Fredda, quando la traduzione automatica era vista come uno strumento strategico.
Approccio tecnico
Gli approcci differiscono anche. Pucci proponeva un metodo meccanico, basato su morfemi e ideogrammi, mirando a una traduzione universale tra le lingue europee, con una visione di macchine portatili ed economiche. Georgetown-IBM, al contrario, utilizzava un computer, segnando l’inizio dell’uso della tecnologia informatica per la traduzione, con un approccio basato su regole grammaticali e vocabolario limitati.
Impatto e riconoscimento
L’impatto di Georgetown-IBM è stato immediato, avviando ricerche approfondite e stabilendo una pietra miliare storica nella traduzione automatica. Pucci, sebbene visionario, ha visto il suo lavoro largamente ignorato durante la sua vita. Appelli recenti, in particolare in pubblicazioni come Translation 2.0 (2019), suggeriscono che il suo ruolo dovrebbe essere più riconosciuto, con proposte affinché università o grandi attori come Google sviluppino prototipi basati sulle sue idee. Tuttavia, ad oggi, nessuna implementazione pratica è stata realizzata dai suoi concetti.
Controversie e eredità
Una controversia persiste attorno al riconoscimento storico: perché Pucci è stato dimenticato mentre Georgetown-IBM è celebrato? Le ricerche recenti, in particolare quelle condotte nel 2018 e 2019, cercano di correggere questa omissione, sottolineando che Pucci ha anticipato concetti chiave, come la semplificazione linguistica, che sono diventati centrali nei sistemi moderni di traduzione automatica, in particolare con l’emergere della traduzione neurale.
Conclusione
In sintesi, Federico Pucci ha gettato le basi concettuali per la traduzione automatica ben prima dell’esperimento Georgetown-IBM, ma il suo impatto è stato ritardato dalla mancanza di riconoscimento. Georgetown-IBM, sebbene successivo, ha segnato un momento cruciale dimostrando la fattibilità di una traduzione automatica funzionante, con un effetto immediato sulla ricerca.
Entrambi i contributi sono significativi: Pucci per la sua visione pionieristica e Georgetown-IBM per il suo ruolo nel lanciare la traduzione automatica moderna. Gli sforzi attuali per riscoprire Pucci sottolineano l’importanza di riconoscere i precursori dimenticati nella storia tecnologica.
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Un giorno dovrò scrivere un intero post per raccontare tutto ciò che questo mi ispira, e ci sarà molto da dire…